Istruzioni dettagliate per moderare il materiale ritenuto offensivo dagli utenti: è questo il contenuto del documento pubblicato qualche giorno fa su Gawker e portato alla luce da un dipendente della oDesk, società incaricata da Facebook del monitoraggio del materiale pubblicato sul popolare social network.
Diviso in categorie “Sesso e nudità”, “uso droghe”, “bullismo e molestie”, “hate content“, il manuale indica chiaramente cosa i moderatori possono lasciare in bacheca e cosa invece va rimosso. Apprendiamo così che è vietato postare immagini o richiami a qualunque tipo di droga (a eccezione della marijuana che è invece ammessa) o pubblicare foto di donne che allattano a seno scoperto. Non si possono postare contenuti di nudo integrale ma è ok quello artistico. Permessa la raffigurazione di quasi tutti i tipi di fluidi corporali e di ferite profonde (arti recisi, crani spappolati) a patto che non si intravedano organi interni.
Particolare attenzione è dedicata anche agli accordi politici internazionali e alle operazioni di filtraggio politico: nella categoria “International compliance” si consiglia ai moderatori di intervenire se qualcuno inneggia a favore del PKK (il partito indipendentista curdo) e al suo leader Abdullah Ocalan, mentre devono essere “escalated” cioè sottoposti a maggiore controllo i contenuti che negano l’ Olocausto (poichè in Germania è considerato reato) o i contenuti (testuali e/o visuali) che veicolino messaggi negativi nei confronti di Atatourk, eroe nazionale turco.
Le polemiche sulla vicenda non tardano ad arrivare e si aggiungono a quelle già scatenatesi tempo fa sullo stesso argomento: l’imposizione da parte dell’azienda di Palo Alto di una morale non sempre condivisa dai suoi milioni di utenti appartenenti a culture tra loro tanto diverse. Mesi fa infatti Facebook fu accusato di omofobia per aver… Read more






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