Come escludere il proprio IP dalle statistiche di Google Analytics

Aggiornare un sito web genera ogni giorno numerose visite (dal proprio IP) a causa dei controlli sulle modifiche apportate: questo può falsare i risultati degli strumenti per l’analisi del traffico web. Quindi, come escludere il proprio IP dalle statistiche di Google Analytics? La domanda sorge spontanea, se si vogliono avere statistiche più affidabili ed evitare di generare traffico inutile.

Cercando sul web ho trovato tre soluzioni che qui raggruppo in base al tipo di IP. La procedura di esclusione infatti cambia a seconda che esso sia statico o dinamico.

IP statico

Per escludere il vostro IP statico bisogna impostare un nuovo filtro. Entrate nel pannello di gestione di Analytics e cliccate su “amministrazione” in alto a destra. A questo punto andate su Filtri –> Nuovo filtro. Assegnate al filtro un nome chiaro e preciso, esso infatti potrà essere utilizzato anche per altri siti web. Vi basterà selezionare “Escludi IP xxxx”  dall’elenco dei filtri memorizzati.

Passate ora a Tipo di filtro e lasciate l’impostazione di default Filtro predefinito. Di seguito, dal primo menu a tendina selezionate Escludi, dal secondo Traffico degli indirizzi IP e dall’ultimo quello che si addice alle vostre esigenze. Se conoscete esattamente il vostro IP selezionate Uguale a e inserite i numeri negli appositi spazi.

Salvate le impostazioni e il gioco è fatto! Per sapere il vostro IP andate qui 

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Facebook: online le linee guida per la censura dei contenuti

zuckerberg_2Istruzioni dettagliate per moderare il materiale ritenuto offensivo dagli utenti: è questo il contenuto del documento pubblicato qualche giorno fa su Gawker  e portato alla luce da un dipendente della oDesk, società incaricata da Facebook del monitoraggio del materiale pubblicato sul popolare social network.

Diviso in categorie Sesso e nudità”, “uso droghe”, “bullismo e molestie”, “hate content, il manuale indica chiaramente cosa i moderatori possono lasciare in bacheca e cosa invece va rimosso. Apprendiamo così che è vietato postare immagini o richiami a qualunque tipo di droga (a eccezione della marijuana che è invece ammessa) o pubblicare foto di donne che allattano a seno scoperto. Non si possono postare contenuti di nudo integrale ma è ok quello artistico. Permessa la raffigurazione di quasi tutti i tipi di fluidi corporali e di ferite profonde (arti recisi, crani spappolati) a patto che non si intravedano organi interni.

Particolare attenzione è dedicata anche agli accordi politici internazionali e alle operazioni di filtraggio politico: nella categoria “International compliance” si consiglia ai moderatori di intervenire se qualcuno inneggia a favore del PKK (il partito indipendentista curdo) e al suo leader Abdullah Ocalan, mentre devono essere “escalated” cioè sottoposti a maggiore controllo i contenuti che negano l’ Olocausto (poichè in Germania è considerato reato) o i contenuti (testuali e/o visuali) che veicolino messaggi negativi nei confronti di Atatourk, eroe nazionale turco.

Le polemiche sulla vicenda non tardano ad arrivare e si aggiungono a quelle già scatenatesi tempo fa sullo stesso argomento: l’imposizione da parte dell’azienda di Palo Alto di una morale non sempre condivisa dai suoi milioni di utenti appartenenti a culture tra loro tanto diverse. Mesi fa infatti Facebook fu accusato di omofobia per aver… Read more

Posted on by admin in Social Media Commenti disabilitati su Facebook: online le linee guida per la censura dei contenuti

Welcome to fabulous Las Vegas!

Potevo attraversare il Nevada e non andare a Las Vegas? NO! Ecco il racconto del mio viaggio nella città del Vegas Vic!

 Quello che succede a Las Vegas, rimane a Las Vegas!

Contravvenendo a questo slogan diventato ormai l’unica regola che nella “Sin City” non si può infrangere, voglio raccontarvi il mio viaggio nella capitale mondiale del divertimento e della trasgressione.

Ho respirato aria di Las Vegas appena messo piede al McCarran International Airport: mi sono guardata intorno e… qualcosa non tornava… assistenti di volo, negozi, passeggeri frettolosi, slot machines…Slot machines?! Sì! Avete letto bene! Una serie di slot machines poste nelle aree d’attesa dava il benvenuto ai viaggiatori invitandoli a ingannare l’attesa del proprio volo con una giocata! Non ci potevo credere!

Prendo un taxi per il centro e, dopo circa 8 minuti di viaggio, intravedo l’inconfondibile skyline glitterato di Las Vegas, e in un attimo mi ritrovo sulla Strip a ubriacarmi di luci e musica. Read more

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